"La vita di un piccolo grande Eroe"

Francesco Russo nasce il 9/10/2012 e purtroppo già in quel momento deve affrontare una dura prova,
si perché Francesco viene alla luce senza attività cardiaca e respiratoria, ma la sua voglia di vivere è tanta e riesce a riprendersi ma senza essere fuori pericolo di vita viene ricoverato per 19 giorni nel reparto di Neonatologia dell’ospedale di Cosenza, dove i medici diagnosticano che Francesco presentava un’encefalopatia cistica diffusa dovuta alla mancanza di ossigeno e sangue nel cervello. Finalmente Francesco torna a casa con i suoi genitori ma informati del suo stato che solo il tempo può determinare la gravità. Da subito Francesco fa tutti gli accertamenti necessari che evidenziano ancora il segno della sua sofferenza, ci sono tantissime cellule danneggiate nel suo piccolo cervello che potranno rigenerarsi o solo morire. Con il passare dei mesi si notava il distacco del piccolo con gli altri bambini coetanei. Nonostante la terapia medica lui non migliorava ne tantomeno peggiorava. L’unico miglioramento lo ottiene facendo 5 sedute di terapia neuro-psicomotoria a settimana presso i dipartimenti di Serra Spiga, un secondo asilo; si perché Francesco frequenta l’asilo dove i compagni e le sue meravigliose maestre lo coccolano e gli danno gioia e stimoli importanti di cui Lui ha bisogno. Dopo vari ricoveri a Roma e visite in altre città d’Italia Francesco presenta ancora la stessa condizione della nascita. Questo fa capire ai medici che ci sono poche speranze di miglioramento nel futuro. La mattina del 30/09/2014 Francesco ritorna in cielo lasciandoci si un vuoto immenso ma sopratutto una lezione di vita. Nei suoi quasi 2 anni di vita ci ha insegnato il vero valore della vita e dell’amore e non solo a noi genitori ma a chiunque ha incrociato il suo tortuoso e difficile cammino. Aveva la capacità di dare amore come nessuno e bastava uno sguardo e la sua bellezza ti incantava. In questo breve riassunto non sono specificate quante volte ha lottato tra la vita e la morte vincendo contro ogni aspettativa, per questo Lui è il nostro eroe perché è riuscito ad uscire da solo nelle situazioni più disperate e anche se oggi ci guarda da lassù ha vinto la sua ultima battaglia: entrare nei nostri cuori, e il suo insegnamento ci da la forza di far nascere questa associazione e regalare un sorriso ai bambini che come Lui soffrono per qualsiasi cosa che la vita ha riservato. Francesco non camminava e non parlava, ma regalava amore immenso tramite il suo sorriso, perché a Lui piaceva ridere e sorridere e questo deve rivivere nel volto dei bambini in difficoltà e così anche Lui da lassù continuerà a vincere la sua sofferenza. Poi il momento più bello della sua vita, l’incontro con Papa Francesco che in mezzo a quella folla decise di volerlo abbracciare. Lo ha scelto tra tanti come se qualcosa lo avesse attirato. Il loro breve ma intenso incontro è il simbolo dell’associazione. Ringrazio tutti coloro che hanno dato se stessi per il piccolo Francesco, dai dottori ai terapisti, a colui che lo hanno accolto come un proprio figlio, all’asilo che lo hanno amato e accudito nei migliori dei modi e chi ha fatto si che l’associazione prendesse vita. Da chi mi ha regalato questa idea e chi ha fatto e farà di tutto per sostenerci ricordando Francesco con i gesti più semplici per donare il suo dolce sorriso ai bambini che ne hanno bisogno.